L’affido degli animali di famiglia in caso di separazione e di scioglimento della convivenza more uxorio è una delle tematiche più affrontate negli ultimi anni.
Infatti, sono sempre più numerose in Italia le famiglie che possiedono un animale domestico e la disgregazione della famiglia comporta un proliferarsi di contese aventi ad oggetto il loro affidamento, in assenza di un puntuale apparato normativo, per il quale gli animali sono considerati delle “res” , ovvero dei beni, e come tali tutelati.
Negli ultimi anni si è però affermato un sentire comune finalizzato a considerare gli animali come esseri senzienti e soggetti di diritti.
In particolare, nell’ambito internazionale e comunitario, l’art.13 TFUE garantisce la tutela del “benessere degli animali in quanto esseri senzienti” e la direttiva 2010/63/UE protegge gli animali utilizzati per esperimenti scientifici.
A livello nazionale il Codice Penale punisce “i delitti contro il sentimento degli animali” dall’ art. 544 bis al 544 sexies e prevede agli artt. 727 e 727 bis c.p. delle contravvenzioni a carico di chi abbandona gli animali e in capo a chi uccide, cattura o detiene animali selvatici protetti.
In riferimento al tema specifico dell’ affido di animali domestici, invece, non si ha alcuna norma specifica. Una proposta legislativa prevede l’aggiunta nel Codice Civile dell’ art. 455 ter, volto ad attribuire sia in caso di separazione che in caso di scioglimento della convivenza more uxorio “l’affido esclusivo o condiviso dell’animale alla parte in grado di garantirne il maggior benessere” .
Le pochissime pronunce della giurisprudenza a riguardo hanno consolidato l’orientamento volto a tutelare gli animali garantendo loro il maggior grado di benessere.
In particolare in tema di separazione non consensuale, nel 2016 il Tribunale di Roma ha ravvisato nella custodia congiunta il miglior benessere per il cane e ha stabilito la divisione a metà tra i coniugi di ogni spesa relativa.
In un altro caso, la Corte di Cassazione ha collocato il gatto presso il coniuge al quale era stata affidata la figlia minore al fine di protrarre il legame affettivo tra la bambina e l’animale.
Così anche le decisioni del Tribunale di Brescia nel 2018 e da ultimo, del Tribunale di Sciacca hanno privilegiato il maggior benessere dell’animale.
La decisione del Tribunale di Sciacca, pronunciatasi in riferimento sia al cane che al gatto familiare ha disposto l’affido condiviso del cane “indipendentemente dall’ eventuale intestazione del microchip” con alternanza settimanale e suddivisione a metà di ogni spesa e si è basata proprio sul “presupposto che il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela, anche in relazione al benessere dell’animale stesso”.
Per quanto concerne il gatto, ha previsto l’affido esclusivo “in quanto appare assicurare il miglior sviluppo possibile dell’identità dell’ animale”.
Il criterio del benessere è valutato anche in caso di separazione consensuale: in particolare, una sentenza del Tribunale di Como prevede che i coniugi, nello stabilire le condizioni materiali e personali successive alla rottura del loro legame, possano stabilire anche in relazione all’affido degli animali familiari, enunciando le relative clausole di visita e di mantenimento e, a maggior tutela del benessere dell’animale, la sentenza ha sottolineato che tali clausole debbano essere omologate dal Giudice e preferibilmente essere messe per iscritto con apposita scrittura privata.
In caso di convivenza more uxorio, di regola l’animale domestico deve essere affidato al solo intestatario, salvo che l’ex convivente detentore riesca a dimostrare di essersi preso cura, di aver creato un legame affettivo con l’animale e che sia in grado di garantirgli maggior benessere.
In conclusione, in base alle recenti pronunce giurisprudenziali e all’attuale sentire comune si prevede che l’affido dell’animale debba essere stabilito tenendo in considerazione che esso è un essere senziente e soggetto di diritti e valutando, di volta in volta, nel caso concreto, le condizioni più confacenti al suo maggior benessere .

Avv. Angela Di Vasto

 

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